Letra de Corso Buenos Aires - Lucio Dalla
Letra de canci�n de Corso Buenos Aires de Lucio Dalla lyrics
"Io non ho visto niente, non ho visto la sua faccia. Passavo di qua, con mia moglie andavo a caccia.."
"Io l'ho visto da vicino. Gli occhi erano due sputi, la faccia era gialla, una faccia da assassino!"
"L'ho visto accarezzare un cane, avevano lo stesso sguardo: cane e uomo morivano di fame."
"Ma adesso dov'�?"
"Ma adesso dov'�?"
"Scendeva di corsa le scale, le scale della metropolitana. In mano ci aveva del tonno, un salame e una banana. Poi, sul pi� bello � spuntato anche il coltello! E un colpo di qua, e un colpo di l�.."
Il cane gli stava sempre dietro. Gli occhi: lo stesso sguardo. Sembravano Cristo con San Pietro quando erano in ritardo.
"Ma allora chi �?"
"Ma allora chi �?"
"Dev'essere uno slavo che dorme e ruba alla stazione. Quegli occhi senza luce.. � senz'altro un mascalzone!"
https://www.coveralia.com/letras/corso-buenos-aires-lucio-dalla.php
"Chiamiamo un pulismano, ho appena visto l'assassino dar fastidio a un bambino: lo teneva per la mano!"
Il cane, l'uomo e il bambino, appena mangiato un po' di tonno si sono stretti vicino vicino, forse morivano dal sonno...
"Ma allora chi �?"
"Ma allora chi �?"
"Ragioniere, dia a me la borsa e vada via di corsa in fondo a quella via, a chiamar la polizia!"
"Non dobbiamo perder tempo! C'� un bar qui vicino, si pu� telefonare. Ci beviamo anche un grappino.."
..arriva volando la volante, con un furore sacro. Confusa da tutta quella gente non frena, e fa un massacro.
(Alla fine della corsa il primo a cadere � il ragioniere che rivoleva la sua borsa; poi tocc� a un bagnino che, ancora in mutande, aveva sospeso il lavoro in una piscina l� vicino. Falciati mentre guardavano i lavori in corso due gemelli in pensione furono scaricati in un pronto soccorso. Un salumiere e un tabaccaio che da anni non si rivolgevano la parola approfittarono della confusione per spararsi alcuni colpi di pistola!)
Il padre vide la scena, si prese paura e dimentic� il sonno e la fame. Prese per mano il bambino che disperato piangeva, perch� non voleva lasciare l� il cane. Decisero in fretta di tornare a Barletta e corsero alla stazione, perch� a Milano in agosto, oltre al gran caldo c'� veramente tanta confusione..
"Io l'ho visto da vicino. Gli occhi erano due sputi, la faccia era gialla, una faccia da assassino!"
"L'ho visto accarezzare un cane, avevano lo stesso sguardo: cane e uomo morivano di fame."
"Ma adesso dov'�?"
"Ma adesso dov'�?"
"Scendeva di corsa le scale, le scale della metropolitana. In mano ci aveva del tonno, un salame e una banana. Poi, sul pi� bello � spuntato anche il coltello! E un colpo di qua, e un colpo di l�.."
Il cane gli stava sempre dietro. Gli occhi: lo stesso sguardo. Sembravano Cristo con San Pietro quando erano in ritardo.
"Ma allora chi �?"
"Ma allora chi �?"
"Dev'essere uno slavo che dorme e ruba alla stazione. Quegli occhi senza luce.. � senz'altro un mascalzone!"
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"Chiamiamo un pulismano, ho appena visto l'assassino dar fastidio a un bambino: lo teneva per la mano!"
Il cane, l'uomo e il bambino, appena mangiato un po' di tonno si sono stretti vicino vicino, forse morivano dal sonno...
"Ma allora chi �?"
"Ma allora chi �?"
"Ragioniere, dia a me la borsa e vada via di corsa in fondo a quella via, a chiamar la polizia!"
"Non dobbiamo perder tempo! C'� un bar qui vicino, si pu� telefonare. Ci beviamo anche un grappino.."
..arriva volando la volante, con un furore sacro. Confusa da tutta quella gente non frena, e fa un massacro.
(Alla fine della corsa il primo a cadere � il ragioniere che rivoleva la sua borsa; poi tocc� a un bagnino che, ancora in mutande, aveva sospeso il lavoro in una piscina l� vicino. Falciati mentre guardavano i lavori in corso due gemelli in pensione furono scaricati in un pronto soccorso. Un salumiere e un tabaccaio che da anni non si rivolgevano la parola approfittarono della confusione per spararsi alcuni colpi di pistola!)
Il padre vide la scena, si prese paura e dimentic� il sonno e la fame. Prese per mano il bambino che disperato piangeva, perch� non voleva lasciare l� il cane. Decisero in fretta di tornare a Barletta e corsero alla stazione, perch� a Milano in agosto, oltre al gran caldo c'� veramente tanta confusione..